Piattaforma: Nintendo Wii U(PAL)
Sviluppatore: Nintendo
Pubblicazione: 29 Novembre 2013


Pazzesco. Semplicemente pazzesco. Sono passate oltre due decadi dalla mia prima partita ad un Super Mario, eppure è accaduto: la casa di Kyoto mi ha stupito. Ancora. Dopo una serie di titoli ben realizzati per Ds, Wii e 3Ds, tutti ottimamente confezionati ma privi di quella verve creativa tipica del programmatore Nintendo vecchia scuola (che ti confezionava cose fuori di testa come Yosshi Airando – per gli amici occidentali Yoshi’s Island - per Super Famicom e, nel tempo libero, finiva di programmare nientepopodimeno che Super Marione 64), qualche volenteroso ha saputo tirar fuori dal cilindro quello che la critica, a giusto titolo, ha definito come il più importante intervento di riscrittura delle dinamiche della serie dai tempi del N64 (e di anni ne sono passati).
cartonato pubblicitario giapponese Super Mario 3D World Nintendo Cartonato pubblicitario per gli store giapponesi; la cover, per grazia ricevuta, non differisce da quella Europea ed Americana
Non che New Super Mario Bros. fosse un gioco brutto o Super Mario 3D Land poco gradevole, ma l’impressione di avere a che fare con un “more of the same”, nel bene o nel male, era tangibile. Sommato a questo, un livello di difficoltà generalmente basso ed un ripescaggio di idee (gameplay, comparto sonoro, level design) abbastanza marcato hanno contribuito certamente a non far piovere, sulle recenti produzioni mariesche, encomi da parte di critica e pubblico.
New Super Mario Bros. Wii U New Super Mario Bros. Wii U: bello quanto vuoi, ma quel background mi sembra pescato dritto dritto da Super Mario World…
A maggior ragione, così, senti di dover lodare la prima vera killer application per Wii U: perché sotto sotto hai acceso la console senza grandi aspettative, nonostante in effetti le numerose reviews lette denunciassero una decisa inversione di tendenza , ed hai cominciato a giocare i primi livelli pensando mestamente “ecco, l’ennesimo titolo copia carbone”: bmg già sentite, primi livelli già giocati, prime manovre che sanno di già visto, nonostante quel simpatico costume da micio e la nuova corsa “turbo” attribuiti ai quattro personaggi giocanti (Mario, Peach, Luigi, Toad).
cover Super Mario 3D World
E poi, quando col cuore un po’ affranto hai finito di raccogliere le prime trenta o quaranta stelle, accade l’impensabile: cambia tutto! Hai davanti tutto un altro gioco: originale, ispirato, chiassoso, divertente, pieno di trovate fottutamente geniali, ricco di piccoli omaggi ai prequel dei tempi che furono. In una perfetta commistione di situazioni di gioco diversissime ma legate da una alchimia che non appartiene alle altre e recenti produzioni Nintendo, scopri che per possedere ogni singola stella o altro segreto richiede un uso parsimonioso e sensato dei vari costumi presenti, che alcuni livelli contengono insidie tali da farti tirar giù un nutrito numero di santi, che i puzzle inseriti nelle missioni di “Capitan Toad” sono dei piccoli gioielli di level design e che, a ben guardare, il comparto tecnico è davvero di prim’ordine.
livello Super Mario 3D World
Già, perché l’ingresso di Mario in un contesto ad alta definizione (a non voler tenere conto del comunque gradevole New Super Mario Bros. Wii U) non poteva essere compiuto meglio (textures cristalline, effetti di luce magnifici, acqua che schizza ovunque e ti bagna sul serio, goffi nemici che sembrano realizzati in porcellana). Kenta Motokura e Koichi Hayashida, entrambi alla direzione del progetto, hanno dato prova non solo di saper rivoluzionare un platform che – per molti – aveva già detto tutto ma, nondimeno, hanno – con visionaria e spietata attenzione – creato solidi e credibili universi con i quali giocare. In alcuni frangenti, ad onor del vero, si ha la sensazione di avere per le mani non l’ingombrante paddone della ultima e (per ora) sfortunata console Nintendo, ma un qualche giocattolo di chiara derivazione puzzle. Avete presente il vetusto Tricky Traps della Tomy, tanto per dirne uno?
giocattolo Tricky Traps della Tomy Tricky Traps: bestemmie tascabili per i più piccini!
In conclusione, una grande sorpresa sotto ogni punto di vista. Anche perché, ribadisco e ammetto nuovamente, forse forse non ci sperava più nessuno in un Mario veramente nuovo. Ho finito, allo stato attuale, il canonico loop principale e sbloccato, dopo l’immancabile sconfitta di Bowser, i soliti mondi aggiuntivi. Mi resta ancora qualche stella da recuperare e già provo un certo rammarico. Perché quando una cosa è bella, vorresti averne ancora, ancora e poi ancora. Non mi accadeva da un pezzo. Forse, un po’, solo i due Galaxy hanno saputo far raggiungere – negli ultimi anni – al sottoscritto un simile stato ludico di grazia. Ma 3D World, inutile ripetersi, fa lo stesso. Aggiungendoci, però, un estro creativo ed avanguardista da applausi.
Super Mario 3D world platform Nintendo Super Mario 3D World: la cesellatura del poligono diviene culto, innalzando la figura di Mario ad iconografia vivente e rinnovato Messia del platform contemporaneo

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