Piattaforma: Playstation 2 (NTSC/J)
Sviluppatore: Sumo Digital
Pubblicazione: 8 Febbraio 2007

cover gioco Outrun 2 per Playstation 2
Sarà stato il 2002, probabilmente. Ancora compravi le riviste specializzate in ambito video ludico e tra queste, probabilmente, la meno peggio era Game Republic. Esci così dall’edicola con un numero di GR dalla copertina quantomeno singolare. Singolare perché nel 2002 a nessuno viene in mente di dedicare una intera copertina ad un gioco arcade. Eppure così è: copertina dedicata ad Out Run 2, nuovo arcade corsistico di Yu Suzuki destinato, secondo qualcuno, a detronizzare qualsiasi altro prodotto equivalente nel passato, nel presente, nel futuro. Addirittura, forse, superando il primo ed immortale Out Run che di seguiti ne aveva visti eh, ma tutti – a guardare bene – delle emerite zozzerie. Beh, avevano avuto l’occhio fino, quelli di GR: Out Run 2 sarebbe passato alla storia, nelle sale e su console, come il corsistico arcade per eccellenza. Destinato, probabilmente, a rimanere tale per sempre.
limited edition gioco Out Run 2 per Xbox Pregevole limited edition giapponese per Xbox: presenti colonna sonora e calendario da tavolo.
Quale dannato intruglio di magia nera e passione abbia mosso Sega AM2 prima, capeggiata da Yu Suzuki, e Sumo Digital dopo, per quanto attiene al port casalingo, solo Dio lo sa. I programmatori di Sega AM2 hanno preso il semplice concept dell’originale senza stravolgerlo ma – sfruttando il muscoloso hardware da sala Chihiro – sottoponendo tracciati, colonna sonora ed autovetture ad un poderoso lifting, per poi amalgamare sapientemente textures cristalline, effetti di luce, curve mozzafiato e tanto, ma proprio tanto divertimento. Sumo Digital, con un lavoro certosino, ha convertito la versione da sala in maniera prodigiosa e con il preciso intento di non perdere – nel lavoro di riscrittura del codice – nemmeno il più risibile dettaglio di gioco. Il risultato, in ambedue i casi, è a dir poco sorprendente: percorsi fedeli nello spirito all’originale ma assolutamente freschi e divertenti, una fisica delle vetture che di simulativo non ha nulla ma che richiede ugualmente una lenta e progressiva conoscenza dei comandi e delle piste, bmg strepitose e poi – tributo alla Sega dei tempi che furono – cieli azzurri al punto da far male alla vista, effetti di luce pazzeschi, paesaggi marittimi da togliere il respiro, derapate che sembrano dover essere eterne.
screenshot Outrun 2
Un tributo, insomma. Un tributo alle produzioni da sala dei bei tempi andati. Un tributo che giunge fuori tempo massimo proprio quando, purtroppo, il settore arcade è già clinicamente morto. Ma poco importa: Out Run 2 si impone in maniera prorompente nei cuori degli appassionati rappresentando, forse, l’ultimo vero colpo di coda del videogioco arcade in occidente.
screenshot Out Run 2
Cosa rende così eccezionale, nel pratico, Out Run 2? Il senso di innato divertimento, la velocità spaventosa, l’immediatezza dei percorsi unita alla possibilità di costruire – in base ai bivi proposti alla fine di ogni tracciato – ogni volta delle corse diverse. Per non parlare dei percorsi: si avrà la voglia di giocare ancora ed ancora, per rivedere magnifici scorci, mulini a vento, sabbiosi deserti, distese di papaveri e metropoli in notturna. E, ancora, senza dimenticare la matrice dannatamente arcade di questo immenso prodotto: il time attack esasperato; la voglia di tagliare il traguardo bruciando frazione di secondo in più. Più in generale: “ancora una partita e poi smetto”.
Cabinato Out Run 2 da sala giochi, versione sit down Out Run 2 sit down cabinet: mostruosamente bello!
E se stupefacente è la conversione da casa di Out Run 2, da pazzi è quella dell’update Special Tours, giunto negli arcade centers nel tardo 2004 ed in seguito (2006) convertito – sempre da quei maniaci furiosi di Sumo Digital – per Xbox, Psp, Pc e Ps2. Conversioni pregevoli, denominate in America ed Europa “Coast to Coast”, lasciando orfano il caro vecchio Giappone di una propria home release. Ma è valsa la pena di aspettare qualche altro mese: giunge finalmente su Ps2, solo per il mercato nipponico, il port più pazzesco, in termini di fedeltà all’originale, che la storia del videogioco abbia mai conosciuto. Un port da sala che esige a gran voce l’acquisto di un buon volante anche se, ci mancherebbe, anche il solido pad Sony viene sfruttato sapientemente da una ottimale mappatura dei comandi.

Out Run 2 SP integra (e non sostituisce) la già sfavillante versione originale, qui ricompresa, con una modalità ricca di percorsi inediti, maggiore velocità globale delle vetture, una fisica delle collisioni raffinata, modalità extra a tonnellate. Se già dunque l’originale Out Run 2 è LA droga sintetica per il malcapitato giocatore amante dell’arcade racing in genere, Special Tours rappresenta e sancisce il definitivo tracollo della vita sociale di chiunque incroci la sua strada. A tutto ciò si aggiunge – dicevamo - la assoluta perfezione, in termini di qualità della conversione, della edizione per Ps2 giapponese: l’unica nella quale, con una ulteriore e massacrante mungitura dell’hardware Sony, si siano andate a reintegrare alcune animazioni di fine livello nel background tramite textures animate (laddove nell’arcade questi dettagli venivano mossi da video mpeg decisamente troppo pachidermici, per la esile ram del 128 bit Sony).
cabinato OutRun 2 da sala giochi versione Up Right Out Run 2 up right cabinet: meno estremo, ma sicuramente più semplice da infilare in appartamento (mogli permettendo).
In definitiva, IL corsistico Sega per eccellenza. Superiore anni luce a qualsiasi prodotto arcade o da casa concorrente, ora e sempre. Da avere possibilmente in versione Giapponese, se disposti a spendere le cifre pazzesche che questa ha raggiunto quasi immediatamente. O, con un po’ di riguardo al portafoglio, da possedere almeno in versione occidentale, per Xbox o sempre Playstation 2 (evitando la versione Psp che, per ovvie ragioni, si allontana di molto dalla versione a gettoni): sarà un pelo meno fedele all’originale ma, fidatevi, il divertimento è sempre quello.

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